Promuovere la piccola editoria di qualità: Modus legendi

Promuovere la piccola editoria di qualità: Modus legendi
Promuovere la piccola editoria di qualità: Modus legendi

Su Facebook esiste un gruppo che si chiama Billy, il vizio di leggere (che con la trasmissione Rai condivide solo il nome) che si presenta come «luogo dei lettori consapevoli». Conta, a oggi, più di 10 mila iscritti che leggono assieme e si confrontano sulle proprie esperienze di lettura, avviando discussioni e dialoghi fatti di ascolto reciproco.
In fondo, la lettura è anche un po’ questo: ascolto dell’altro.

A partire, più o meno, da metà marzo, gli amministratori del gruppo (Angelo Di Liberto e Carlo Cacciatore) hanno avviato una bellissima iniziativa. Bellissima perché è concreta e mira a ottenere risultati tangibili: «Molte volte ci siamo interrogati su cosa si potesse fare per arginare un sistema di mercato editoriale al ribasso e un bel giorno abbiamo deciso che eravamo NOI la soluzione. Perché se i lettori cominciano a chiedere qualità, gli editori li ascolteranno».

Qual è, allora, la soluzione? Si chiama Modus legendi (dalla cui pagina Facebook è stato tratto il virgolettato) e consiste in questo: mediante un sondaggio, si sceglie un libro di un editore medio-piccolo e di autore non noto – selezionandolo tra una rosa di 5, tutti di alta qualità, che il gruppo propone – e si va ad acquistare il più votato in massa durante la stessa settimana.

L’obiettivo è quello di creare un “caso editoriale” – bastano 3 mila copie vendute per farlo e i numeri Billy li ha tutti! – che porti gli editori a riflettere sull’esigenza di qualità avvertita dai lettori forti, quelli su cui il mercato dovrebbe puntare, e sulla potenza del passaparola.

In soldoni funziona in questo modo.
Sulla pagina di Modus legendi sono state inserite le schede informative dei 5 libri selezionati per l’iniziativa. I lettori possono quindi prenderne visione – e approfondire anche in rete, se lo ritengono – per stabilire quale sentono più vicino a se stessi e, di conseguenza, votarlo, partecipando al sondaggio.
Non bisogna, dunque, scegliere il più bello: tutti e 5 lo sono e, inoltre, non sarebbe possibile stabilire, senza averlo letto, se un libro ci è piaciuto o meno. Non bisogna, infatti, conoscere i titoli della cinquina, anzi! Del resto, è esattamente quello che facciamo quando selezioniamo un libro aggirandoci per gli scaffali di una libreria.

Una volta stabilito quale, per sé, è il migliore, si vota: il sondaggio è aperto qui ed è possibile monitorare i risultati qui.
Si può votare fino al 31 marzo.

L’indagine di Modus legendi porterà a eleggere un solo vincitore della cinquina, che sarà reso noto nella pagina del gruppo.
Da quel momento, ci si potrà recare nella propria libreria di fiducia per ordinare il libro che, attenzione!, dovrà essere acquistato solo nella settimana tra il 18 e il 24 aprile (altrimenti l’iniziativa risulterebbe vanificata).
Perciò, è bene approfittare del tempo a disposizione per ordinare il titolo ma se dovesse arrivare prima del 18 aprile, bisogna rimandare l’acquisto concentrandolo in quella settimana, entro il 24.

La rosa dei 5 libri in gara selezionati dai moderatori di Modus legendi è la seguente (in ordine alfabetico per cognome dell’autore):

Modus legendi Bucciarelli_NnEditore


Elisabetta Bucciarelli, La resistenza del maschio, NN editore

 

 

 

 

Modus legendi Chevillard_DelVecchio


Éric Chevillard, Sul soffitto, Del Vecchio editore

 

 

 

 

Modus legendi DiFronzo_Nottetempo


Gabriele Di Fronzo, Il grande animale, Nottetempo

 

 

 

 

Modus legendi Ernaux_OrmaEditore


Annie Ernaux, Il posto, L’Orma editore

 

 

 

 

Modus legendi Funetta_Tunué


Luciano Funetta, Dalle rovine, Tunué

 

 

 

 

Al momento sono stati espressi 1.088 voti, c’è ancora qualche ora di tempo per partecipare e per non farsi sfuggire quest’occasione di far sentire la propria voce, di cominciare a vedere in classifica libri “diversi dal solito”, scelti “dal basso”, di dare il proprio contributo per invertire le tendenze, dettate spesso da ragioni meramente commerciali, e di farlo attraverso un’azione semplice, non dispendiosa e da prendere come un impegno personale e serio. Una «rivoluzione gentile», come l’ha definita Loredana Lipperini su la Repubblica del 13 marzo scorso.

Affrettiamoci!

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