Category Archives: Dici?

blablablaParole prese in prestito da penne e bocche svariate e assortite,
per essere condivise

I diritti imprescrittibili del lettore

I diritti imprescrittibili del lettore

I diritti imprescrittibili del lettore, Pennac

I. Il diritto di non leggere – II. Il diritto di saltare le pagine – III. Il diritto di non finire un libro – IV. Il diritto di rileggere – V. Il diritto di leggere qualsiasi cosa – VI. Il diritto al bovarismo – VII. Il diritto di leggere ovunque – VIII. Il diritto di spizzicare – IX. Il diritto di leggere a voce alta – X. Il diritto di tacere.

 

*** Daniel Pennac ***

“Come un romanzo”, Feltrinelli


«Con il semplice cambiamento delle parole»

«Con il semplice cambiamento delle parole»

con il semplice cambiamento delle parole

Un revisore è una persona seria nel suo lavoro, non scherza, non è un prestigiatore, rispetta quello che è stabilito in grammatiche e prontuari, si basa sulle regole e non le modifica, obbedisce a un codice deontologico non scritto ma imperioso […] I revisori, se potessero, se non fossero legati mani e piedi da un insieme di proibizioni più autorevoli del codice penale, saprebbero cambiare il mondo, instaurare il regno della felicità universale […] perché loro farebbero tutto con il semplice cambiamento delle parole.

*** José Saramago ***
“Storia dell’assedio di Lisbona”, Einaudi

«Editare è divino»

«Editare è divino»

editare è divino

Una regola pratica  […] è: “L’editor ha sempre ragione”.
Il corollario è che nessuno scrittore accetterà in toto i consigli del suo editor: poiché tutti hanno peccato e hanno mancato la perfezione.
Per dirla in altri termini, scrivere è umano, editare è divino.

*** Stephen King ***

“On writing. Autobiografia di un mestiere”, Sperling & Kupfer

Ebook: «un rapporto con le parole più essenziale e diretto»?

Ebook: «un rapporto con le parole più essenziale e diretto»?

ebook

L’ebook […] sembrerebbe avvicinarci all’essenza dell’esperienza letteraria più del libro cartaceo. Senza dubbio offre un rapporto con le parole […] più essenziale e diretto rispetto al libro tradizionale, privandoci della gratificazione feticistica di tappezzare di nomi famosi le pareti di casa. È come se fossimo stati liberati dai fattori estranei capaci di distrarci dal testo e potessimo concentrarci sul piacere intrinseco delle parole. In questo senso il passaggio dal libro cartaceo all’ebook ricorda il momento in cui si passa dai libri illustrati dell’infanzia alla pagina in versione adulta, fatta di sole parole. È un mezzo per adulti.

*** Tim Parks ***

“Di che cosa parliamo quando parliamo di libri”, Utet

«Un buon editor è una cosa magnifica»

«Un buon editor è una cosa magnifica»

Un buon editor è una cosa magnifica

Il mio consiglio è di insistere affinché il vostro editor sia brutale – devono esserci segni rossi su ogni pagina. Almeno nella mia esperienza, il libro comincia a farsi decente solo in questa fase, a mano a mano che tutti i fronzoli e le digressioni vengono soppressi.  […] Un buon editor è una cosa magnifica.

*** Jonah Lehrer ***

tratto da Steve Silberman, “Practical Tips on Writing a Book
from 23 Brilliant Authors”